Pandoro.
Nel
senso...il pandoro è una di quelle ricette che sembrano impossibili
da preparare a casa, anche solo per i tempi di lievitazione, che sono
abbastanza lunghi. Ce ne eravamo interessati l'anno scorso ma avevamo
abbandonato l'idea perché le ricette trovate sul web non ci
convincevano, non ce n'era una che concordava con l'altra sulle dosi
e sulla preparazione.
Anche
ad aver trovato la ricetta giusta ci mancava lo stampo: sì perché
serve quello di alluminio, bisogna scordarsi di quelli di silicone, a
leggere su internet non reggono alla spinta della lievitazione e
quello che esce non è un pandoro, ma una cosa informe. Noi l'altro
anno ci siamo svegliati tardi e di stampi di alluminio non ne abbiamo
trovata traccia, spariti, tutti ad autoprodursi il pandoro.
A
questo giro però abbiamo giocato d'anticipo e a fine ottobre avevamo
lo stampo tra le nostre mani...rimaneva da capire a qual ricetta
affidarsi. La soluzione in realtà ce l'avevamo in libreria; stavamo
mettendo ordine nel caos di libri, ricettari, foglietti volanti,
post-it&co quando è saltato fuori un libricino delle sorelle
Simili, sul pane e lievitati. Tra i lievitati c'era il pandoro...e
siccome le sorelle Simili sono una garanzia quando si tratta di
lievito abbiamo letto il procedimento, temendo però servissero un
paio di lauree per far saltare fuori il dolce. E invece no, è tutto
abbastanza semplice, l'unico passaggio complicato (ma neanche tanto,
anzi...) è quello della sfogliatura dell'impasto; ma una volta
capito il procedimento si va spediti, tranquilli :)
Ah,
ovviamente, come tutte le ricette a base di lievito bisogna prendersi
tutto il tempo necessario. Perché se il tempo richiesto per l'impasto
è poco, tutto è compensato dalla lievitazione. Quindi nei tempi
morti andate a farvi un giro o fate altro e date tempo al lievito di
fare il suo dovere.
Ne
sarete ripagati: il pandoro che esce è sofficissimo, profumato di
burro e vaniglia, insomma, una vera goduria!
Non
fosse per le tempistiche lunghine si potrebbe anche pensare di farne
qualche d'uno in più da regalare in giro, no? ;)
Pandoro
dosi
| uno stampo da 1 kg
farina
manitoba | 450 gr
lievito
di birra | 18 gr
zucchero
| 135 gr
burro
morbido | 170 gr
uova
| 3 intere più un tuorlo
latte
| 60 ml
vaniglia | una bacca
vaniglia | una bacca
sale
| un cucchiaino
In una ciotola
sciogliere il 15 gr di lievito con il latte e 10 gr di zucchero;
aggiungere un tuorlo e 50 gr di farina. Mescolare bene e lasciare
lievitare al tiepido, fino a che non raddoppia di volume.
Riprendere
l'impasto e aggiungerci il lievito rimanente sciolto in un cucchiaio
di acqua tiepida, lo zucchero, un uovo, 200 gr di farina e mescolare
bene con un cucchiaio di legno; aggiungere 30 gr di burro, poi
lavorare fino ad ottenere un impasto liscio. Rimettere a lievitare
fino al raddoppio di volume.
Riprendere
l'impasto, aggiungere il sale, le uova rimanenti, i semi della bacca
di vaniglia e lavorare bene; lasciare lievitare fino al raddoppio di
volume, poi lasciare riposare al fresco per 12 ore.
Trascorso il tempo
di riposo stendere l'impasto formando un quadrato dello spessore di 1
cm circa; stenderci sopra il burro rimanente poi ripiegare i quattro
angoli al centro, per richiudere la sfoglia, e stenderla con il
mattarello, formando un rettangolo. Ripiegarlo in 3 parti, in modo
che i bordi corti, piegandosi, siano all'interno e lasciare riposare
al fresco per 20 minuti.
Riprendere l'impasto
e stenderlo nuovamente in un rettangolo; lasciare riposare per altri
20 minuti. Ripetere questo passaggio per altre due volte.
Prendere i lati del
rettangolo e, aiutandosi con le mani imburrate, portarli verso
l'alto, in modo da formare una palla, che va messa nello stampo ben
imburrato; lasciare lievitare fino a che l'impasto non arriva
all'orlo.
Cuocere in forno
caldo a 170° per 15 minuti e poi a 160° per 50 minuti circa; se la
superficie del pandoro tende a scurire troppo coprirla con un foglio
di alluminio. Controllare la cottura con uno stecchino di legno;
sformare e lasciare raffreddare completamente; si conserva per 5
giorni in un sacchetto ben chiuso.
Il
consiglio di Joe Toastino
Un'ora prima di
servirlo lasciatelo intiepidire sul termosifone, in modo che il burro
rilasci tutta la sua fragranza. Ah, ovviamente, serve una nevicata di
zucchero a velo prima di tagliarlo :)
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